Ammortizzatori

Alluvione, procedura semplificata per l'indennità ai lavoratori

Inps punta a erogarla a partire da giugno

di M.Pri.

Quello previsto all'articolo 7 della bozza di decreto legge “Alluvione” e rubricato come “ammortizzatore sociale emergenziale unico” non è una cassa integrazione ma un meccanismo indennitario di importo parametrato a quello della cassa integrazione, con relativa contribuzione figurativa. La gestione di questo strumento sarà caratterizzata da una estrema semplicità. Queste le indicazioni fornite dal direttore generale vicario dell'Inps, Antonio Pone, intervenuto giovedì 25 maggio alla webtv dei consulenti del lavoro.

In base al testo non definitivo del decreto, l'indennità messa a punto dal Governo per fronteggiare l'emergenza nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dal maltempo potrà essere riconosciuta ai lavoratori la cui attività è sospesa a causa dell'alluvione per un massimo di 90 giornate, anche nel settore agricolo anche se in questo caso l'importo sarà parametrato alla disoccupazione agricola e quindi con un metodo di calcolo differente. Inoltre potrà essere fruita, per un massimo di 15 giorni, da dipendenti la cui azienda è operativa ma che non hanno potuto recarsi sul luogo di lavoro per comprovati motivi quali l'impraticabilità delle strade o l'inutilizzabilità dei mezzi di trasporto.

«Il fatto che ragioniamo su formula analoga alla Cig ma che si tratta di una indennità finanziata a valere sull'erario comporta meccanismi che abbiamo imparato a conoscere con l'emergenza Covid» ha proseguito Pone. Quindi nessun obbligo di consultazione sindacale, le 90 giornate non entreranno nel computo delle durate massime degli ammortizzatori, l'erogazione non seguirà i processi ordinari ed esauriti i 90 giorni si potrà proseguire con la causale Eone della Cig.

Quanto alle modalità di richiesta ed erogazione dell'indennità, Pone ha affermato che Inps sta «strutturando un flusso completamente sganciato da quello solito», in pratica si farà ricorso allo stesso utilizzato per pagare le prestazioni per conto di Anpal e la domanda sarà effettuata, per i dipendenti, direttamente dal datore di lavoro tramite il cassetto Inps, allegando un foglio Excel contenente le seguenti informazioni: ambito (dipendente settore privato/agricoltura), matricola, codice fiscale del lavoratore, competenza, numero giorni di assenza, motivo di assenza (sospensione, impossibilità di recarsi al posto di lavoro…), autocertificazione di non stare fruendo di ammortizzatori sociali.

Le istruzioni saranno contenute in un messaggio che verrà pubblicato dall'istituto di previdenza a ridosso della pubblicazione del decreto legge in Gazzetta Ufficiale. Inps punta a erogare i primi importi rapidamente, dopo la ricezione delle domande ed entro giugno.

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