Situazione patrimoniale variata: si ha diritto a calcolare l’Isee corrente
L’Isee corrente si potrà chiedere anche a fronte di una variazione della situazione patrimoniale, per effetto del decreto 5 luglio 2021 del ministero del Lavoro pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 agosto.
Il provvedimento aggiunge una “causale” alle tre già esistenti, a fronte delle quali si può aggiornare l’indicatore ordinario sostituendolo con uno temporaneo qualora la situazione economica del nucleo familiare peggiori. Attualmente, infatti, l’Isee corrente può essere calcolato e utilizzato a fronte di uno dei seguenti casi:
O variazione della situazione lavorativa, quale sospensione, riduzione o risoluzione del rapporto;
O interruzione di trattamenti previdenziali, assistenziali o indennitari esenti Irpef;
O se la situazione reddituale calcolata sulla base dei dati dell’anno precedente la domanda ha uno scostamento superiore al 25% rispetto a quella calcolata con i dati del secondo anno precedente (cioè con le regole dell’Isee ordinario).
In base al nuovo decreto ministeriale, l’indicatore temporaneo potrà essere chiesto, a partire dal 1° aprile di ogni anno, se l’indicatore della situazione patrimoniale calcolato sui valori dell’anno precedente quello di presentazione della dichiarazione sostitutiva unica differisce per più del 20% rispetto all’indicatore calcolato in via ordinaria (cioè sui valori del secondo anno precedente la Dsu). L’Isee corrente ottenuto sulla base della variazione patrimoniale avrà validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione dei dati (per le altre “causali” la durata è di sei mesi).
Sarà inoltre possibile elaborare un Isee corrente aggiornando la componente reddituale e quella patrimoniale e anche in questo caso l’indicatore varrà fino alla fine dell’anno.
Sul fronte dei controlli viene stabilito che se, ad attestazione Isee già rilasciata, vengono rilevate omissioni e difformità, l’attestazione viene sostituita d’ufficio e se si percepiscono prestazioni agevolate a seguito di dichiarazioni mendaci, scatta il divieto di ottenere l’Isee corrente per due anni.
Secondo il Dm, le novità si applicano dallo scorso 1° luglio, ma per l’operatività effettiva è necessario che (entro 30 giorni) venga messo a punto, su proposta dell’Inps il modulo integrativo della Dsu necessario per il calcolo con le nuove regole, che poi dovrà essere approvato dai ministeri competenti. Ma a questo riguardo, fanno capire dall’istituto di previdenza, i tempi dovrebbero essere particolarmente contenuti.