Previdenza

Chimica, calano infortuni e malattie. Sicurezza sul web

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di C.Cas.

È una battaglia continua, in cui non si può mai abbassare la guardia, condotta a suon di contrattazione, comunicazione su buone prassi, iniziative congiunte di imprese e sindacati, quella che chimica e farmaceutica conducono contro gli infortuni: il risultato, come è stato detto ieri in occasione della giornata nazionale sicurezza salute e ambiente, (voluta dalle parti sociali, Federchimica, Farmindustria, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil) è che negli ultimi 8 anni la riduzione delle malattie professionali e degli infortuni, rapportati alle ore lavorate, è avvenuta a un ritmo medio annuo rispettivamente del 5% e del 4,2%. A questo si aggiunga anche che il settore è già in linea con gli obiettivi dell’Unione europea sui cambiamenti climatici al 2020 e al 2030 con una riduzione dei gas serra del 61% e un miglioramento dell’efficienza energetica del 55% rispetto al 1990.

Quello della responsabilità sociale è un tema molto sentito nel settore, al punto da essere diventato oggetto dello stesso contratto collettivo nazionale. Dal rinnovo del 2009 è stato infatti formalmente assunto da imprese e sindacati l’impegno per un modello di relazioni industriali e una contrattazione collettiva socialmente responsabili a tutti i livelli. A livello nazionale attraverso l’individuazione di un vero e proprio sistema di istituti contrattuali improntati a responsabilità sociale, a cui è stata dedicata una intera parte del contratto. Ne sono espressione, per esempio, i Fondi nazionali di previdenza complementare e integrazione sanitaria, così come le misure per il sostegno del reddito e l’occupazione, passando per permessi riconosciuti per particolari problematiche personali ed esigenze formative dei lavoratori. A livello aziendale, questo impegno si manifesta con la previsione di un patto di responsabilità sociale tra le parti, dal quale far discendere accordi aziendali su specifici temi condivisi, tra i quali, quello della conciliazione vita lavorativa e vita personale, dell’agevolazione dell’inserimento lavorativo dei diversamente abili, l’inclusione e il rispetto delle diversità di genere, oltre all’immancabile attenzione ai temi della sicurezza della salute dei lavoratori e della tutela dell’ambiente.

Con l’ultimo rinnovo contrattuale sono stati previsti nuovi strumenti di comunicazione da mettere a disposizione delle imprese e dei lavoratori del settore. A partire dal lancio di un sito internet, gestito congiuntamente dalle Parti sociali settoriali, interamente dedicato alla sicurezza. E a nuovi moduli formativi presentati ieri insieme a una serie di esperienze per un nuovo modo di comunicare la sicurezza, realizzate a livello aziendale, come in Bayer e Lamberti.

In un settore che mantiene sempre un certo low profile, su questi temi si è dunque scelta la via della comunicazione, che viene considerata come la chiave di volta nella diffusione di comportamenti più consapevoli e di una cultura che aiuti a rimuovere tutti i fattori che concorrono a causare gli incidenti. Sebbene gli incidenti siano in calo, tuttavia il fattore umano appare ancora determinante quando si verificano. E il miglior modo che è stato immaginato da imprese e sindacati della chimica farmaceutica è stato quello di raccontare buone prassi. Per il 2018 le aziende ambassador, a cui è andato il riconoscimento delle parti sociali per l’impegno sui temi della tutela della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro, del rispetto dell’ambiente e, più in generale, in materia di welfare contrattuale, sono state Merck Serono, Sasol Italy e Solvay Specialty Polymers Italy. Merck Serono per aver favorito la cultura dell’inclusione lavorativa dei soggetti diversamente abili, Sasol Italy per lo sviluppo di una cultura di responsabilità sociale dell’impresa, in particolare attraverso il suo welfare contrattuale e Solvay Specialty Polymers Italy per l’impegno per lo sviluppo di un’impresa responsabile che pone particolare attenzione non solo alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ma anche al corretto stile di vita, al work life balance e al coinvolgimento di lavoratori e loro rappresentanti.

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