Esonero contributivo, rimborso o compensazione in tempi lunghi
Tempi lunghi per il rimborso o la compensazione dei contributi già versati dai lavoratori autonomi ma non dovuti per effetto del riconoscimento dell'esonero introdotto dalla legge 178/2020. Con il messaggio 4620/2021 Inps informa che gli interessati possono presentare le domande di rimborso o di compensazione anche dopo il prossimo 31 dicembre, in quanto tale termine (indicato nella circolare 124/2021) è ritenuto ordinatorio.
In realtà il messaggio spiega che i tempi tecnici sono lunghi e quindi la proroga nei fatti è motivata dalla necessità di effettuare le verifiche in merito al diritto di fruizione dell'esonero. Per quanto concerne i rimborsi, le richieste presentate dai contribuenti saranno accolte solo dopo che Inps avrà verificato:
- il possesso del Durc;il calo del fatturato o dei corrispettivi non inferiore al 33% nel 2020 rispetto al 2019;
- un reddito del 2019 non superiore a 50mila euro;
- assenza di richieste analoghe ad altri enti di previdenza obbligatoria;
- rispetto del Temporary framework.
Inps afferma che non è possibile affermare oggi quando tali verifiche si concluderanno.
Comunque gli iscritti alle gestioni di artigiani e commercianti e a quella dell'agricoltura possono presentare la domanda tramite il cassetto previdenziale. Tuttavia chi non è tenuto a versare i contributi sul minimale di reddito e i liberi professionisti potranno inoltrare la richiesta solo dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi di competenza 2021.
Per quanto riguarda le compensazioni, le eccedenze sulle rate 2021 con scadenza entro quest'anno saranno automaticamente compensate sulle quattro rate dell'emissione 2021 per gli iscritti alla gestione agricoltura e per artigiani e commercianti tenuti al versamento sul minimale di reddito. Ulteriori eccedenze potranno essere compensate in occasione di scadenze future. Artigiani e commercianti devono inviare la domanda tramite le comunicazioni bidirezionali, per la gestione agricoltura, invece, si usa il cassetto previdenziale. Chi non è tenuto a versare sul minimale di reddito e i liberi professionisti potranno chiedere la compensazione solo dopo la dichiarazione dei redditi 2021.