Previdenza

Gestione separata, elaborate e inviate alle Pa committenti le situazioni debitorie

Il recupero dell’arretrato risale fino al 1996

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di Arturo Rossi

È stato completato, da parte dell'Inps, l'invio delle situazioni debitorie riguardanti i debiti nella gestione separata delle pubbliche amministrazioni committenti; ne ha dato notizia lo stesso istituto di previdenza con messaggio 4521/2022.

Le comunicazioni di debito sono state mandate alle Pa che hanno denunciato il pagamento di compensi ai soggetti iscritti alla gestione separata e per i quali sono pervenuti flussi nel periodo da aprile 1996 a settembre 2022. L'invio, riguardante periodi anche molto lontani decorrenti dalla nascita della gestione separata, è giustificato dal fatto che il comma 10-ter dell'articolo 3 della legge 335/1995, introdotto dal comma 3, lettera b), dell'articolo 9 del Dl 228/2021, prevede che «le pubbliche amministrazioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in deroga ai commi 9 e 10, sono tenute a dichiarare e ad adempiere, fino al 31 dicembre 2022, agli obblighi relativi alla contribuzione di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovuti alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, e seguenti della legge n. 335 del 1995, in relazione ai compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e figure assimilate».

La norma fa salvi gli effetti di provvedimenti giurisdizionali passati in giudicato.Di conseguenza, l'Inps ha provveduto a inviare la comunicazione della situazione debitoria rappresentando l'omesso pagamento della contribuzione dovuta, sia totale che parziale, per ogni singolo periodo mensile dall'entrata in vigore dell'obbligo contributivo nella gestione separata.

La comunicazione contenente la situazione debitoria relativa alla contribuzione, non sono previste sanzioni, è stata inviata tramite Pec, in formato Pdf, all'indirizzo presente negli archivi Inps; essa, si può consultare nel Cassetto previdenziale per i committenti della Gestione Separata sotto la voce "Comunicazioni" accessibile sul sito www.inps.it al seguente percorso: "Prestazioni e servizi" > "Servizi" > "Cassetto previdenziale per i committenti della Gestione Separata".

L'istituto evidenzia che la "comunicazione di debito" è propedeutica al passaggio alle fasi successive per il recupero del credito tramite l'emissione dell'avviso di addebito; in ogni caso, le amministrazioni destinatarie che hanno verificato di avere erroneamente denunciato compensi non corrisposti o corrisposti in misura inferiore dovranno procedere immediatamente ad inviare i flussi di correzione per evitare errate emissioni di avvisi di addebito.

Nell'ipotesi in cui si abbia un errato campo chiave (CF collaboratore, tipo rapporto, aliquota o Mese/Anno di competenza), il committente deve inviare prima il flusso di cancellazione della denuncia errata e successivamente il nuovo flusso corretto; nel caso di sola modifica dell'importo imponibile, basta l'invio della denuncia con l'imponibile corretto.

Per permettere le eventuali correzioni da parte delle amministrazioni committenti, nel cassetto sono state inserite sul cassetto bidirezionale alcune importanti funzioni, ed in particolare: la possibilità di cancellare una denuncia inviata erroneamente; modificare i dati della denuncia errata inviata con il flusso uniemens, compilando i campi da correggere. All'invio, si può scegliere di sostituire e quindi sovrascrivere la denuncia errata; inviare una nuova denuncia se all'invio si sceglie di non sovrascrivere la vecchia denuncia e quindi di inserirne un'altra.Le amministrazioni pubbliche sono state abilitate di default a tali funzioni; viene sottolineato che, è sempre possibile per i committenti inviare una correzione tramite il flusso uniemens, con le consuete modalità, fuori dal cassetto previdenziale.

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