Il reddito di cittadinanza si sdoppia: assegni a poveri e occupabili
Secondo la bozza del decreto Lavoro, la nuova Garanzia per l’inclusione interesserà 709mila famiglie e per i 213mila che possono lavorare un aiuto da 350 euro mensili
Il nuovo Reddito di cittadinanza non si chiamerà più Mia, bensì Garanzia per l’inclusione (Gil), scatterà a decorrere dal 1° gennaio 2024, e verrà riconosciuto, a richiesta, ai nuclei familiari al cui interno vi sia almeno un componente con disabilità, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o una persona a cui è stata riconosciuta una patologia che dà luogo all’assegno per l’invalidità civile anche temporaneo. Secondo la bozza di relazione tecnica allo schema di “decreto Lavoro”, al momento una quarantina di articoli complessivi, nel 2024 il nuovo sussidio interesserà una platea di 709mila nuclei per una spesa annua di poco superiore a 5,3 miliardi.
Il Rdc si esaurirà entro il 31 dicembre, e comunque dopo sette mesi di fruizione, come previsto dalla manovra 2023. Al momento della richiesta di Gil, i nuclei dovranno essere residenti in Italia da almeno cinque anni (di cui gli ultimi due in modo continuativo) e avere, tra l’altro, un Isee non superiore a 7.200 euro, un valore del reddito familiare inferiore a 6mila euro (soglia che poi si adegua con la scala di equivalenza pari a 1, poi aumentata di 0,4 per un componente maggiorenne con carichi di cura o per altro componente ultrasessantenne o con disabilità, 0,15 per ciascun minore fino a due, 0,10 per ogni minore oltre il secondo), un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione entro un valore ai fini Imu massimo di 150mila euro, non superiore ad euro 30mila; un patrimonio mobiliare fino a un massimo di 10mila euro, e non si devono possedere navi, imbarcazioni da diporto, auto di cilindrata superiore a 1.600 cc o moto oltre 250 cc. Non ha diritto a Gil il soggetto disoccupato a seguito di dimissioni volontarie nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa o le risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro.
Il beneficio economico, erogato attraverso la “Carta di Inclusione”, è fino a 6mila euro l’anno, vale a dire 500 euro al mese (eventualmente moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza). Il sussidio è integrato fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto per i nuclei residenti in abitazioni concesse in locazione (con contratto ritualmente registrato). Il sostegno monetario è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi, e può essere rinnovato, dopo una sospensione di un mese, per ulteriori periodi di 12 mesi. A decorrere dal 2026 gli importi del sussidio anti povertà, le relative soglie Isee e del reddito familiare, sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. In caso di avvio di una attività di lavoro dipendente di uno o più componenti il nucleo beneficiario di Gil il maggior reddito è compatibile fino a 3mila euro lordi annui. Il sussidio viene richiesto con modalità telematiche all’Inps, e l’erogazione decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale (i beneficiari devono essere convocati dai servizi sociali entro 120 giorni). Poi si è inseriti in un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa (chi può lavorare è indirizzato verso i centri per l’impiego). Presso il ministero del Lavoro nascerà il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa.
Per chi imbroglia per ottenere il sussidio è la prevista la reclusione da due a sei anni. Scatta invece la decadenza a chi non si presenta presso i servizi sociali o per il lavoro, senza giustificato motivo, non sottoscrive i patti per l’inclusione o di servizio personalizzato, salvo i casi di esonero, non partecipa alle iniziative formative, non accetta una offerta di lavoro (rapporti non inferiori a un mese, se rapporto a tempo pieno o parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno, e la retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi).
Sono previsti incentivi per chi assume percettori di Gil. Se con un contratto stabile (apprendistato e trasformazioni di rapporti a tempo inclusi) al datore è riconosciuto uno sgravio al 100% per 24 mesi (fino a 8mila euro l’anno). Se il contratto è termine o stagionale l’incentivo è del 50% (fino a 4mila euro l’anno) per 12 mesi. La bozza di relazione tecnica ipotizza 20mila assunzioni a tempo indeterminato l’anno, e 50mila a termine o stagionale. Se si apre una attività di lavoro autonomo entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio è riconosciuto in un’unica soluzione un beneficio addizionale pari a 6 mensilità della prestazione, nei limiti di 500 euro mensili. Qui si ipotizzano 300 soggetti fruitori.
La seconda novità del provvedimento è la previsione di una misura ad hoc, Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal), per gli attuali beneficiari del Rdc “occupabili”, vale a dire coloro che, al momento della scadenza dei sette mesi di Rdc previsti per quest’anno, hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva. Il sussidio, che si può richiedere dal 1° settembre, è pari a 350 euro al mese, nel limite massimo della precedente misura per nucleo familiare di appartenenza (e comunque non oltre il 31 dicembre 2023). La bozza di relazione tecnica stima che l’intervento interessi 213mila le persone, appartenenti a 154 mila nuclei, per un numero medio di mesi pari a 3,7 per una spesa complessiva di 276 milioni di euro.
La terza novità riguarda l’introduzione di un sostegno, la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal) per le persone tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, con un valore Isee non superiore a 6mila euro (che fanno parte di nuclei che non hanno i requisiti per accedere a Gil). La misura è istituita a decorrere da gennaio 2024 e può essere riconosciuta fino a due persone. Il beneficio economico è pari a 350 euro al mese per 12 mesi, senza possibilità di rinnovo. Per il secondo richiedente l’importo si dimezza a 175 euro al mese. La bozza di relazione tecnica stima nel 2024 426mila nuclei beneficiari di Gal per una spesa di 2 miliardi.