Agevolazioni

L’Inps rende operativa la mobilità in deroga per il 2014

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di Antonio Carlo Scacco

La legge Fornero (legge n. 92/2012) aveva previsto, al fine di assicurare una graduale transizione verso il nuovo regime di ammortizzatori sociali (peraltro oggetto di profonda revisione con i prossimi decreti attuativi del Jobs act), la possibilità di disporre la concessione di trattamenti di integrazione salariale e mobilità, anche in deroga alla vigente normativa.

Sulla base di tale previsione normativa, il decreto interministeriale 87342 del 23 gennaio scorso ha disposto una ulteriore proroga per tutto l’anno 2014 (la precedente, valida per il 2013, era stata effettuata con decreto 74288/2013), dei trattamenti straordinari di integrazione salariale e dei trattamenti di mobilità in favore di dipendenti delle aziende già beneficiarie.

L'Inps, con messaggio 3 febbraio 2015, n. 848, rende operativa la proroga dell’indennità di mobilità in deroga per i lavoratori che hanno beneficiato del trattamento ex articolo 1, comma 1, del Dl 393/1997. I lavoratori interessati sono quelli individuati dal messaggio Inps 11 giugno 1999, numero 33820, ossia quei lavoratori che prima del licenziamento hanno beneficiato del trattamento straordinario di integrazione salariale e successivamente delle proroghe di mobilità.

Il trattamento, ai sensi dell’articolo 4 del decreto interministeriale 87342 che riprende le indicazioni della legge Fornero sul punto, a partire dal 1° gennaio 2014 è ridotto del 40%.
Ai lavoratori interessati spetta, se dovuto, l’assegno per il nucleo familiare nonché l’accredito della contribuzione figurativa. Per poter accedere al trattamento, è necessario impegnarsi effettivamente in lavori socialmente utili.

Il finanziamento complessivo, pari a 367.726,21 euro per il trattamento di mobilità e 390.081,53 euro per Cigs sarà imputato, come di consueto, al Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.

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