L'inapplicabilità della maxi sanzione da lavoro nero anche alla luce delle precisazioni dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro in relazione alla diffida accertativa
Nel nostro ordinamento la c.d. maxi-sanzione comincia a muovere i primi passi con l'art. 3 del D.L. 12/2002, convertito, con modificazione, dalla L. 73/2002, che prevede, in caso di impiego di lavoratori subordinati senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore privato (con l'esclusione del solo datore di lavoro domestico) l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria modulata per fasce definite in funzione della durata dell'illecito. La ...
Argomenti
I punti chiave
- Fenomeno del lavoro nero
- Ambito della maxi-sanzione: soggettivo e oggettivo
- Organi competenti a contestare la sanzione
- Maxi - sanzione per collaborazione occasionale ex art. 2222 c.c.
- Maxi – sanzione nel lavoro occasionale con Libretto famiglia
- Maxi – sanzione e prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo determinato
- Maxi – sanzione e contratto di prestazione occasionale (art. 54-bis D. L. 50/2017)
- Maxi sanzione e tirocinio
- Natura dell'illecito (nota INL n. 1156/2024)
- Importanza della recidiva
- Diffida a regolarizzare; le ultime precisazioni dell'INL (nota 1357/2024)
- Campo di applicazione
- Procedimento
- Regolarizzazione e tipologie contrattuali
- Scriminanti della maxi-sanzione
- Caporalato e maxi-sanzione
- Maxi – sanzione e conciliazione monocratica
- Conclusioni