Rischio calore in ambiente di lavoro
Dalle misure di prevenzione, a quelle di gestione del personale, fra normativa e prassi
Il tema del rischio climatico rappresenta oggi una delle priorità più rilevanti nel dibattito sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in ragione dell'evidente correlazione tra l'intensificarsi dei fenomeni atmosferici estremi e l'incremento dell'esposizione dei lavoratori a condizioni ambientali sfavorevoli. Negli ultimi anni si è assistito a un proliferare di interventi normativi, talvolta di natura emergenziale e disomogenea, volti a fronteggiare le ondate di calore con approcci contingenti, senza però inquadrare il fenomeno in una strategia strutturale e coerente. Eppure, il cambiamento climatico non può più essere trattato come un evento eccezionale, bensì come una variabile permanente che richiede strumenti stabili, integrati e sistemici.
In questa prospettiva, oltre alle ordinanze regionali adottate per la stagione estiva, il 2025 ha segnato un passaggio significativo: la Conferenza delle Regioni, d'intesa con il Governo e con il contributo delle Parti Sociali, ha promosso l'elaborazione di linee di intervento strutturate, pensate per affiancare e rafforzare il quadro obbligatorio delineato dal D.Lgs. 81/2008.
Nel presente approfondimento analizziamo in maniera organica questi strumenti, ricostruendo il quadro normativo, tecnico e operativo necessario per affrontare il rischio climatico come elemento strutturale della valutazione e gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.