Opzione previdenziale per i professionisti a tempo determinato nella pubblica amministrazione
Gli assunti nell’ambito dell’attuazione del Pnrr potranno scegliere se versare i contributi all’Inps o mantenere l’iscrizione alla Cassa durante l’incarico
I professionisti iscritti a una Cassa di previdenza e assunti a tempo determinato dalla pubblica amministrazione per l’attuazione del Pnrr potranno scegliere se, per tale periodo, rimanere iscritti all’ente previdenziale privatizzato o passare all’Inps. Sulla Gazzetta Ufficiale del 2 novembre è stato infatti pubblicato il decreto 2 settembre 2022 del ministro del Lavoro, di concerto con quelli dell’Economia e per la Pubblica amministrazione che disciplina l’opzione prevista dall’articolo 1, comma 7-quater, del decreto legge 80/2021.
Entro 30 giorni dall’incarico (o dall’entrata in vigore del Dm se già assunti) i professionisti dovranno comunicare la loro scelta alla Cassa a cui sono iscritti. Se sceglierà di iscriversi all’Inps-ex Inpdap, al termine del lavoro presso la Pa, il montante contributivo maturato sarà trasferito all’ente previdenziale di provenienza.
Se manterrà la posizione presso la Cassa, verrà versata alla stessa le contribuzioni soggettivie e integrative minime se previsto dal relativo ordinamento, nonché la contribuzione per la copertura delle prestazioni assistenziali erogante dall’ente privatizzato.