Pensioni dei dipendenti pubblici: al via la verifica dei redditi
Il via libera dell’Istituto di Previdenza con il messaggio 692 del 16 febbraio<a uuid="" channel="" url="https://viewerntpro.ilsole24ore.com/private/default.aspx?appid=4239&redirect=false&origine=fisco#showdoc/39788961" target="_blank"/>
Via libera dell’Inps alle operazioni concernenti le pensioni delle gestioni dei dipendenti pubblici, per quanto riguarda la verifica reddituale delle prestazioni collegate al reddito corrisposte in via provvisoria nel 2020 e della somma aggiuntiva (quattordicesima) erogata nel 2020; ne ha dato notizia lo stesso Istituto di previdenza con messaggio 692 del 16 febbraio 2023.
Viene ricordato che in base a quanto previsto dall'articolo 35 del Dl 207/2008, convertito nella legge 14/2009 , l'Inps ha provveduto alla verifica per i pensionati della gestione pubblica, titolari di prestazioni collegate al reddito, tramite acquisizione dei c.d. redditi influenti dall'amministrazione finanziaria. A tal proposito, vengono illustrati le modalità della verifica e gli adempimenti che le Sedi periferiche dell'Istituto dovranno attuare.In merito alle attività preliminari alla verifica reddituale, i criteri di lavorazione, le comunicazioni agli interessati e gli adempimenti a cura delle sedi, viene fatto rinvio a quanto precisato con messaggio 2931 del 22 luglio 2022; in tale sede era stato comunicato che il debito e le relative modalità di recupero venivano notificati agli interessati con comunicazione dedicata inviata a livello centrale, con raccomandata con ricevuta di ritorno. Entro 30 giorni dalla notifica il pensionato poteva contattare la Sede di gestione della pensione e produrre ogni documentazione utile alla eventuale rettifica della situazione reddituale accertata dall'Istituto.
Tenendo conto dei dati presenti nella rata di febbraio 2023 sono stati soggetti a verifica i pensionati che hanno usufruito della somma aggiuntiva (quattordicesima) relativa all'anno 2020; nell'ipotesi in cui i redditi esaminati, hanno come conseguenza la corresponsione di importi superiori a quelli spettanti, è stato impostato a livello centrale il recupero a partire dalla rata di maggio 2023.L'Istituto ricorda che, annualmente verifica le situazioni reddituali dei pensionati che influenzano la misura o il diritto alle prestazioni pensionistiche e provvede, entro l'anno successivo, al recupero di quanto eventualmente pagato in eccedenza (articolo 13, 1° capoverso, della legge 412/1991).
La verifica è stata effettuata sulla base delle informazioni trasmesse dall'Agenzia delle Entrate all'Inps il 5 luglio 2021.A tal proposito, viene ricordato che il Dl 144/2022, convertito con modificazioni dalla legge 175/2022, prevede che il recupero delle somme indebite correlate alla campagna reddituale di cui all'articolo 13, della legge 412/1991 relative al periodo d'imposta 2020, nonché alle verifiche di cui all'articolo 35, comma 10-bis, del Dl 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 14/2009, relative al periodo di imposta 2019, è avviato entro il 31 dicembre 2023. Il recupero del debito viene impostato a livello centrale.