Pensioni, revoca degli importi aggiuntivi erogati sulla base del reddito 2019
In presenza di eventuali conguagli a credito della stessa natura il debito residuo verrà compensato direttamente sugli stessi in tutto o in parte fino a totale estinzione
Via libera dell'Inps alla revoca degli importi aggiuntivi erogati sulla base dell'anno di reddito 2019 alle pensioni delle gestioni private. Ne ha dato notizia lo stesso istituto di previdenza con messaggio 1661/2023, evidenziando che con precedente messaggio era stata data comunicazione in merito alla revoca definitiva delle prestazioni legate al reddito 2019 prevista dall'articolo 35, comma 10 bis, del Dl 207/2008, come introdotto dal Dl 78/2010, convertito con modificazioni in legge 122/2010. Ora, viene comunicata la revoca definitiva degli importi aggiuntivi.
Per la somma aggiuntiva pensione base, cosiddetta quattordicesima, l'elaborazione ha dato luogo alla revoca delle somme erogate nel 2019 (prima erogazione) e nel 2020 (erogazione successiva alla prima); a tal proposito, gli importi saranno recuperati in 24 rate dalla mensilità di giugno 2023.
Per quanto concerne l'importo aggiuntivo previsto dalla legge 388/2000, l'elaborazione ha comportato la revoca degli importi aggiuntivi erogati nel 2019 (prima erogazione) e nel 2020 (erogazione successiva alla prima); in questo caso, gli importi vengono recuperati in 12 rate dalla mensilità di giugno 2023.
L'Inps fa presente che, nell'ipotesi in cui vi sia la presenza di eventuali conguagli a credito della stessa natura, il debito residuo verrà compensato direttamente sugli stessi in tutto o in parte fino a totale estinzione; tale operazione di compensazione viene descritta nel dettaglio sul cedolino di pensione.Per tutte le posizioni interessate dall'operazione in esame è stata predisposta apposita comunicazione con valenza di notifica.