Rapporti di lavoro

Sul riconoscimento facciale posizione restrittiva del Garante privacy

L’utilizzo per la rilevazione delle presenze risponde all’esercizio di un diritto del datore di lavoro

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di Rosamaria Bevante

Non è passato inosservato un recente provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali con il quale l’autorità ha dichiarato l’illegittimità dell’utilizzo di dispositivi di riconoscimento facciale al fine esclusivo di rilevare la presenza dei lavoratori utile alla compilazione del libro unico del lavoro, condannando cinque società al pagamento di sanzioni pecuniarie per aver trattato, in assenza di un’idonea base giuridica, i dati biometrici di un numero elevato di soggetti.

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