Tra tre anni vietati i prodotti ottenuti con lavoro forzato
Pubblicato un nuovo regolamento Ue per contrastare l’immissione o l’esportazione di beni realizzati minacciando i lavoratori
Gli strumenti internazionali, europei e nazionali ci sono, ma il lavoro forzato è in continua crescita in tutto il mondo e le indagini sul suo utilizzo e l’immissione di prodotti sul mercato sono ancora poche. Per fronteggiare questa piaga, che comporta una violazione dei diritti umani e un’alterazione del mercato, è intervenuta l’Unione europea con il regolamento 2024/3015 del 27 novembre, che vieta i prodotti ottenuti con il lavoro forzato sul mercato dell’Unione e modifica la direttiva Ue 2019...