Welfare

Tre strumenti al posto del reddito di cittadinanza

Dal 2024 Assegno di inclusione a fragili e 67enni, da settembre Strumento di attivazione

di G.Pog. e Cl.T.

Dal 1° gennaio verranno cancellati il reddito e la pensione di cittadinanza, sostituiti da tre strumenti: l’Assegno di inclusione per il sostegno contro la povertà di nuclei con disabili, minori, over60, che riceveranno importi analoghi (500 euro di sussidio moltiplicato per la scala di equivalenza più un contributo all’affitto di 280 euro al mese) per una durata di 18 mesi, rinnovabile per periodi di 12 mesi, dopo uno stop di 1 mese. Se, invece, il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza il sussidio è fino a 630 euro mensili (moltiplicati per la scala di equivalenza) con 150 euro di contributo all’affitto. Il terzo: dal 1° settembre debutta lo Strumento di attivazione, quale misura di politica a sostegno dell’occupabilità, che prevede l’erogazione di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi mentre si partecipa a progetti formativi, di qualificazione o riqualificazione professionale, orientamento.

L’ultima bozza del Dl lavoro, datata 1° maggio, indica tra i criteri dell’Assegno di inclusione la residenza in Italia da almeno cinque anni, un Isee di 9.360 euro, e un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza, un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a euro 150mila, non superiore a 30mila euro, non si devono possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.

La richiesta va fatta on line all’Inps, ma per ricevere il beneficio economico il richiedente deve effettuare l’iscrizione presso il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa e sottoscrivere un patto di attivazione digitale, autorizzando la trasmissione dei dati relativi alla domanda ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione. Per dichiarazioni o documenti falsi o attestanti situazioni non vere, scatta la reclusione da 2 a 6 anni: i controlli sono affidati all’Ispettorato nazionale del lavoro, al personale ispettivo dell’Inps e alla Guardia di finanza.

Cambia la definizione dell’offerta di lavoro che, se rifiutata, fa perdere il sussidio. Il componente del nucleo familiare beneficiario dell’assegno di inclusione, attivabile al lavoro, è tenuto ad accettare in tutta Italia un rapporto a tempo indeterminato; un contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, qualora il luogo di lavoro non disti più di 80 chilometri dal domicilio; un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno; quando la retribuzione non è inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi.

In caso di avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell’erogazione dell’assegno di inclusione, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3mila euro lordi annui. Se l’offerta di lavoro riguarda un rapporto di lavoro di durata compresa tra 1 e 6 mesi, l’Assegno di inclusione è sospeso d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro.

Per i datori che assumono a tempo indeterminato beneficiari dell’Assegno di inclusione è previsto un incentivo per 12 mesi al 100%, fino a 8mila euro l’anno. Se si stabilizza un contratto a termine lo sgravio sale a 24 mesi. Se il contratto è a termine o stagionale l’incentivo di 12 mesi è al 50% fino a 4mila euro l’anno. Per gli “occupabili” del Rdc il sussidio quest’anno dura solo 7 mesi e salta la previsione dell’obbligo di formazione per 6 mesi, mentre tra i “non occupabili” per i quali l’integrazione al reddito dura fino a dicembre entrano i nuclei “fragili”, con disabili, minorenni, over 60.

Quanto allo Strumento di attivazione, è utilizzabile dai componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con un valore Isee non superiore a 6mila euro annui, privi dei requisiti per accedere all’assegno di inclusione. Fatta la richiesta on line, si è convocati presso il servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio personalizzato, dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Attraverso la piattaforma, l’interessato può ricevere offerte di lavoro o essere inserito in progetti di formazione. Deve poi aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma, almeno ogni 90 giorni, ai servizi competenti, anche in via telematica, della partecipazione. Vengono destinati per il 2024 all’assegno di inclusione 5,5 miliardi e 1,4 miliardi allo strumento di attivazione.

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