Adempimenti

Expo 2015, istituito a Milano il nuovo sportello unico manifestazioni

di Giovanni Scoz

Alla vigilia dell'apertura del palinsesto Expoincittà, manifestazione che porterà nella città e nell'intera area metropolitana una valanga di eventi e di attività culturali, il Comune di Milano anticipa i tempi e si attrezza, istituendo un nuovo sportello unico e una nuova modulistica. Obiettivo primario: snellire la burocrazia e ridurre al minimo i tempi delle pratiche (dalla richiesta all'autorizzazione), nonché ridurre l'inutile sperpero di risorse economiche (a partire dalle marche da bollo), nonché energie lavorative.
La semplice ma importante razionalizzazione appare utile e, sicuramente, farà da “apripista” per le altre realtà italiane. Constatiamo finalmente un chiaro esempio di semplificazione amministrativa e non - come siamo purtroppo abituati a subire sempre più spesso - uno “snellimento” delle procedure solo ad esclusivo vantaggio degli organi autorizzativi (o di controllo) e sempre a discapito dei contribuenti/richiedenti. Con questo nuovo ufficio e questa nuova modulistica istituita dal Comune di Milano, gli organizzatori di eventi (in primis quelli orbitanti intorno all'area Expo) dovranno seguire un solo nuovo tracciato, semplice, intuitivo e completo. Una sola pratica e un solo ufficio per diverse autorizzazioni e richieste.
Dopo una breve fase di collaudo (mese di dicembre e gennaio), la “buona pratica” funzionerà a regime dal mese di febbraio 2015. Il nuovo sportello unico, denominato “Sportello Manifestazioni Expo in città” avrà sede negli uffici comunali di via Larga (con ingresso da Via Pecorari 3) al 3° piano - stanza 348 – luogo che diventerà il quartier generale di tutti gli addetti all'iter autorizzativo di un evento. I predetti addetti e funzionari saranno affiancati e assistiti da un servizio generale di consulenza (profuso dagli esperti del Comune di Milano) dedicato appunto ai progetti di spettacolo.
Completa l'innovazione la realizzazione di un unico modulo prelevabile, in futuro, dalla piattaforma informatica del Comune, che sarà composto da 17 pagine e suddiviso da 21 sezioni (da compilare evidentemente solo nella la sezione di proprio interesse) ove dovranno essere riportate (finalmente una volta sola) l'anagrafica del committente (o del soggetto esecutore), le informazioni generali della manifestazione, il delegato per consegna/ritiro pratica e documenti inerenti, la richiesta di concessione per occupazione suolo pubblico, la richiesta di Viabilità e polizia locale, l'autorizzazione per esposizioni pubblicitarie, la richiesta della licenza di esercizio per attività di pubblico spettacolo/manifestazione temporanea, i rappresentanti ai fini Tulps, la licenza/parere agibilità, il referente Tecnico, l'impatto acustico, l'attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande, la manifestazione commerciale, gli spettacoli/manifestazioni itineranti su vie pubbliche, gli obblighi connessi alla sicurezza sul lavoro, note e altri allegati, autocertificazioni e dichiarazioni e firme dei richiedenti.
Un unico modello, un'unica firma, un'unica marca da bollo, un'unica indicazione dei propri dati anagrafici e fiscali senza riscriverli continuamente (con evidente inutile dispendio di energia e aumento del rischio di errori di compilazioni). Su questo “modello unico” si potranno così concentrare le varie istanze (e richieste di autorizzazioni) come le istanze di Cosap, la licenza di pubblico spettacolo, la Suap, l'autorizzazione a somministrazione di alimenti e bevande, la pubblicità, l'impatto acustico, le varie richieste alla polizia locale, ecc.).
Segnaliamo, purtroppo, che i normali adempimenti previdenziali (richiesta di agibilità, pagamento dei contributi, denuncia mensile) e quelli connessi all'impiego (Comunicazione “unica pluri efficace”) necessari per organizzare correttamente un evento dovranno - come di consueto - essere inviate agli uffici competenti (Inps Ex Enpals e Centro per l'Impiego). Un'occasione mancata, questa della Comunicazione “unica pluri efficace” (che, a dispetto del nome, non è né unica né pluri efficace) istituita nel lontano 2008 e che costringe ancora oggi gli operatori del settore a esperire due distinte pratiche (tra l'altro in modalità telematica) in due distinti uffici, riportando praticamente i medesimi dati in entrambe le procedure.

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