Sicurezza, luci e ombre per chi lavora all’estero
di Cristina Casadei
Alberto C. è appena atterrato all’aeroporto di Istanbul. È un comandante di volo di una compagnia olandese dove è impiegato per le tratte cargo che arrivano nel paese a cavallo tra l’Europa Orientale e l’Asia Occidentale. Gli allarmi che la compagnia gli manda attraverso il suo smartphone sono sempre più frequenti: gli suggeriscono, o meglio ancora indicano, di rimanere dentro determinate aree, seguire certi percorsi e i consigli del vademecum aziendale, di non uscire solo, di mantenere un low profile...
L’obbligo di dichiarare le relazioni personali evita i conflitti di interesse
di Giuseppe Bulgarini d’Elci