L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Spese funebri per il dipendente

di Matteo Ferraris

La domanda

Una SRL ha sostenuto spese funebri per un suo dipendente deceduto a seguito di infortunio sul lavoro. L'importo sostenuto dalla SRL deve essere tassato in capo al dipendente deceduto? se si, come?

Il quesito posto dal gentile lettore verte in tema di reddito di lavoro dipendente che, come noto, si compone di ogni somma o valore percepiti in relazione al rapporto di lavoro dipendente. Il caso proposto dal gentile lettore verte proprio su un discrimine rappresentato circa la qualificazione della spesa funebre quale “valore erogato in relazione al rapporto di lavoro”. A mio avviso la fattispecie non rientra tra tali fattispecie in quanto la dinamica non rappresenta un valore erogato a favore del lavoratore; al contrario, esso appare come un onere sostenuto dall'impresa in via autonoma. Il ragionamento che mi induce a riflettere su tale aspetto non deriva solo dall'assenza di un percipiente - l'erogazione implica l'esistenza di un erogante ma anche di un percipiente - ma dall'interesse tutelato nell'ambito della decisione che ha indotto l’impresa a sostenere il relativo onere economico. Se, come sembra dal quesito, la scelta unilaterale della spesa è fatta nell'interesse proprio della società, a tutela della propria reputazione e mossa dal naturale vincolo di comunità, ciò mi induce a considerare la spesa come un onere tipico della responsabilità sociale dell'impresa, autonomamente assunto e da considerarsi privo di ogni ricaduta reddituale per il lavoratore. Nel particolare caso posto dal lettore che evoca il decesso a seguito di infortunio, l'irrilevanza reddituale risulta ancora più evidente posto che l'articolo 26, comma 4 del decreto 81/2008 (testo unico sulla sicurezza) attribuisce una responsabilità, sia pur con riferimento all’appalto, "per tutti i danni per i quali il lavoratore (...), non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA)". Appare evidente, dunque, come da un infortunio evoluto nel decesso innesca un danno emergente che può includere quale onere diretto anche le esequie. In tale caso il relativo valore configurerebbe un risarcimento collocando la questione in una dimensione pre-reddituale e, ancora, non tassata. Per completezza di ragionamento, poi, anche ove l'assunzione della spesa funebre derivasse da un diritto specifico negoziato a livello aziendale o garantito dai contratti collettivi, si ritiene che si versi nella fattispecie dell'articolo 51, comma 2, lettera f), Tuir che non fa concorrere alla formazione del reddito il valore dei servizi di assistenza sociale, garantiti a una collettività. La circolare n. 55/E/99 ha chiarito, infatti, che l'assistenza sociale facoltativa è l'attività che alimenta "una prestazione che risponde a finalità fondate unicamente sulla solidarietà collettiva a soggetti che versano in uno stato di bisogno".

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