L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Legge contro il caporalato e contrattazione

di Alberto Bosco

La domanda

In seguito all'emanazione della legge 199/2016 e sue circolari, in cui tra gli elementi presi in considerazione al fine di valutare l'eventuale sfruttamento, c'è anche l'applicazione dei contratti collettivi sottoscritti dalle sigle sindacali maggiormente rappresentative, la lettura della norma è come se volesse far intendere, che dalla sua entrata in vigore non sono più applicabili i contratti minori, sino ad oggi applicati da molte aziende, è giusta la mia interpretazione? e quali sono i rischi nel caso in cui venissero utilizzati ancora i contratti cd minori?

La legge 29 ottobre 2016, n. 199, all’art. 1 (modifica dell'art. 603-bis cod. pen.), fa riferimento, quale indice di sfruttamento, alla “reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme” dai contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, o comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato. Non pare quindi sufficiente uno scostamento occasionale e non particolarmente rilevante...