Assunzione di familiare in SNC
di Antonio Carlo Scacco
La prestazione lavorativa resa dal familiare all’interno della azienda si presume, di regola, a titolo gratuito. La giurisprudenza largamente maggioritaria e la prassi amministrativa restano ferme su tale impostazione, ma ammettono la prova contraria, purché rigorosa, desunta dalla sussistenza di svariati elementi. Il che significa sul piano pratico che, in caso di contestazione sollevata dagli organi ispettivi, spetterà al datore di lavoro provare la esistenza di quegli elementi che dimostrano la sussistenza di un genuino rapporto di lavoro subordinato reso a titolo oneroso. Nel caso concreto il gentile lettore riferisce la circostanza che il fratello del socio non sia con esso convivente: tale evenienza, assieme alla assenza di comunione di interessi, avvalora la possibilità della instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato (vedi circolare Inps 179/1989).
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