Il 28 dicembre 2023 è stato siglato un accordo quadro per la protezione sociale dei lavoratori comunitari dipendenti che prestino attività lavorativa da remoto nello Stato membro di residenza, diverso dalla sede del datore di lavoro. Ne derivano semplificazioni operative e maggiori margini di continuità del rapporto e delle modalità di assoggettamento contributivo.
Il contesto
Crescente internazionalizzazione delle imprese, mercato del lavoro globale, ricerca di profili professionali di elevata competenza, esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sono fattori ormai comuni nel contesto di continua trasformazione che stanno vivendo gli operatori economici. Spesso si è visto il lavoro da remoto in ambito transnazionale come una possibile leva di attrazione dei talenti ma anche di copertura di mercati non stretti nei confini nazionali, con presenza di personale...