ApprofondimentoRapporti di lavoro

Accordo-Quadro UE per la protezione sociale del lavoro da remoto transfrontaliero

di Marco Menegotto

N. 7

guida-al-lavoro

Il 28 dicembre 2023 è stato siglato un accordo quadro per la protezione sociale dei lavoratori comunitari dipendenti che prestino attività lavorativa da remoto nello Stato membro di residenza, diverso dalla sede del datore di lavoro. Ne derivano semplificazioni operative e maggiori margini di continuità del rapporto e delle modalità di assoggettamento contributivo.

Il contesto

Crescente internazionalizzazione delle imprese, mercato del lavoro globale, ricerca di profili professionali di elevata competenza, esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sono fattori ormai comuni nel contesto di continua trasformazione che stanno vivendo gli operatori economici. Spesso si è visto il lavoro da remoto in ambito transnazionale come una possibile leva di attrazione dei talenti ma anche di copertura di mercati non stretti nei confini nazionali, con presenza di personale...

  • [1] Cfr. M. Mariani, M. Menegotto, La prestazione di lavoro agile all’estero: profili lavoristici e previdenziali, in Guida al Lavoro, n. 44, 4 novembre 2022.

  • [2] Per la prassi amministrativa dell’Istituto circa la prestazione lavorativa in due o più stati membri, i riferimenti sono alla Circolare INPS n. 115 del 19 settembre 2012 e Messaggio INPS n. 2797 del 14 luglio 2020.

  • [3] Il lessico utilizzato in ambito UE si riferisce in generale al telelavoro (Telework), risultando la distinzione sia lessicale che normativa tra telelavoro e lavoro agile un unicum dell’ordinamento italiano.

  • [4] Messaggio INPS n. 2797 del 14 luglio 2020, par. 2.

  • [5] A questo indirizzo è disponibile l’elenco aggiornato dei Paesi aderenti:
    https://socialsecurity.belgium.be/en/internationally-active/cross-border-telework-eu-eea-and-switzerland.