Agenzie per il lavoro, fino al 30 giugno 2025 possibile utilizzare lavoratori oltre i 24 mesi
Nuova proroga del limite temporale previsto dal decreto Dignità
Slitta di un anno, al 30 giugno 2025 la scadenza per le imprese che impiegano a tempo determinato, per oltre 24 mesi, i lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro.
Lo prevede un emendamento al decreto Milleproroghe, presentato da Massimiliano Romeo (Lega), che in precedenza con un altro emendamento aveva previsto di eliminare la scadenza del 30 giugno 2024, che poi ha riformulato a causa dei dubbi sui profili delle direttive comunitarie sollevati dal Dipartimento politiche comunitarie.
Si tratta dell’ennesimo intervento di proroga della scadenza temporale per gli impieghi oltre i 24 mesi per i lavoratori in missione a tempo determinato presso le aziende utilizzatrici, assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro, termine che ha creato allarme tra sindacati e imprese. La precedente proroga è arrivata in occasione della conversione in legge del cosiddetto decreto Taglia prezzi, lo scorso maggio, dopo che le associazioni di rappresentanza delle Apl - Assolavoro, Assosomm -, e i sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e UilTemp-, avevano espresso preoccupazione per il destino di decine di migliaia di posti di lavoro.
Si tratta di un limite temporale previsto dal cosiddetto decreto Dignità, ma a luglio del 2018, il ministero del Lavoro con la circolare n.17 spiegava che, in caso di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori somministrati da parte delle Agenzie per il lavoro, i limiti individuati dal Dl 87 del 2018 non trovavano applicazione. La circolare sanciva la possibilità per «tali lavoratori di essere inviati in missione sia a tempo indeterminato che a termine presso gli utilizzatori senza obbligo di causale o limiti di durata».
Con la conversione in legge del decreto Agosto 2020 l’efficacia del limite temporale di 24 mesi era stata limitata al 31 dicembre 2021, poi nel 2022 con un emendamento al Dl fiscale la scadenza è stata posticipata al 30 settembre 2022, e con il Dl Sostegni ter al 31 dicembre 2022, infine al già citato decreto taglia prezzi che ha spostato la scadenza al 30 giugno 2024.
L’ex sottosegretaria al lavoro, Tiziana Nisini, aveva convocato un tavolo di confronto con sindacati e aziende per cercare di trovare una soluzione strutturale al problema, senza dover periodicamente intervenire con nuove proroghe generando un clima di incertezza per lavoratori e aziende, impegno che assicura intende proseguire da vicepresidente della commissione Lavoro alla Camera. «Auspichiamo che questo ulteriore differimento - commenta Francesco Baroni, presidente Assolavoro - apra finalmente alla decisione per rivedere in maniera strutturale la norma, tenuto conto dello scenario reale. Ci sono oltre 130mila persone assunte dalle Agenzie a tempo indeterminato, il limite fissato da legislatore lascia queste persone in un limbo e le espone al turno over».