La normativa europea normalmente collega la possibilità di usufruire in esenzione di un aiuto, anche nella forma dei benefici contributivi, a due condizioni, ed in particolare all'incremento netto dei livelli occupazionali e al mantenimento degli stessi. Ai fini della legittimità di diverse agevolazioni concesse ai datori di lavoro assume importanza notevole la valutazione dell'effetto incrementale dell'occupazione e del suo mantenimento che sconta delle divergenze nell'ordinamento comunitario e in quello interno.
Incremento netto, e mantenimento, dei livelli occupazionali. Sono questi i due parametri da rispettare e che legittimano il datore di lavoro, in regime di esenzione dall'obbligo di notifica ex art. 108 del TFUE, a beneficiare delle agevolazioni contributive. Tuttavia, alcune divergenze dell'ordinamento comunitario rispetto a quello interno pongono problematiche la cui soluzione crediamo non possa prescindere dalla valorizzazione dello spirito e degli obiettivi sovranazionali.
Il metodo di calcolo dell'incremento occupazione nella sentenza Lodato.
La decisione della Corte...
Argomenti
I punti chiave
- Il metodo di calcolo dell'incremento occupazione nella sentenza Lodato.
- Vicenda processuale
- La soluzione dei Giudici comunitari
- Il metodo di calcolo dell'incremento occupazione nei regolamenti di esenzione
- Prassi interpretativa: la posizione dell'INPS e del Ministero del lavoro.
- L'incremento occupazione nel D.Lgs. 150/2015.
- La critica al doppio binario nel calcolo dell'incremento occupazione
- Il concetto di impresa unica
- Esclusioni
- Conclusioni