Aiuti di stato maggiorati per Puglia e Sardegna
Con la seconda modifica alla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2022-2027, avvenuta con decisione C(2023) 3913 final del 19 giugno 2023, la Commissione europea ha approvato una maggiorazione delle intensità di aiuto per i territori che sono stati selezionati per beneficiare del sostegno del Just transition fund (J.T.F. - Fondo per una transizione giusta), il fondo che ha l'obiettivo di sostenere le regioni Europee che, poiché ancora fortemente dipendenti dai combustibili fossili e dai processi industriali ad alta intensità di gas a effetto serra, necessitano di maggiore sostegno per potersi allineare agli obiettivi Ue di transizione ambientale.
L’Italia aveva proposto di aumentare di 10 punti percentuali le intensità massime di aiuto, a norma del punto 187 degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, per i territori situati nelle regioni NUTS 2 ITF4 (Puglia) e ITG2 (Sardegna), identificati come zone ammissibili agli aiuti a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (T.F.U.E.), ovvero "zone a", cioè tra le più svantaggiate d’Europa, con un PIL pro-capite inferiore al 75% rispetto alla media Europea.
In sostanza, si chiedeva di elevare il limite dei costi di investimento ammissibili per le grandi imprese, nell’ambito dei progetti finanziati all’interno dei piani territoriali per una transizione giusta, dal 40% al 50% nella Regione Puglia, nel territorio di Taranto, e dal 30% al 40% in diversi comuni del Sulcis - Inglesiente nella Regione Sardegna.
Tali territori non erano ancora noti al momento dell’adozione della decisione della Commissione che ha approvato la carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia il 2 dicembre 2021, né al momento della prima modifica intervenuta il 18 marzo 2022.
Nell’approvare la richiesta di modifica avanzata dal nostro paese, la Commissione conferma inoltre che essa sarà valida per l’intero periodo di vigenza della carta (1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2027).