L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Cessione d'azienda e valorizzazione ratei ferie

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di Rozza Alberto

La domanda

In caso di cessione d'azienda, applicandosi l'articolo 2112 del codice civile, i lavoratori vengono ceduti al nuovo datore di lavoro unitamente, tra gli altri, ai residui ferie e permessi residui alla data del trasferimento. Tenuto conto del fatto che la fruizione delle ferie (non liquidabili per legge) presso il nuovo datore di lavoro comporterà la maturazione, in quei giorni di assenza, anche dei ratei differiti (mensilità aggiuntive, ferie/permessi e TFR), è corretto valorizzare il pacchetto di ferie/permessi ceduto al "valore di bilancio" (paga oraria per ore ferie più contributi inps e inail) o è necessario / opportuno tener conto anche dell'effettivo costo che potrebbe nascere dalla fruizione delle medesime ?

L'articolo 2112 c.c. stabilisce che, in caso di trasferimento, i dipendenti mantengono ogni diritto acquisito, quindi ferie non godute, ROL, anzianità lavorativa, scatti di anzianità e TFR. In sostanza i lavoratori passano semplicemente da un'azienda all'altra, rimanendo immutati gli altri aspetti legati al rapporto di lavoro. Ciò che cambia è solo il datore di lavoro. Ne deriva che i giorni di ferie e/o permessi maturati dal lavoratore presso la previgente azienda, dovranno essere valorizzati prendendo in considerazione la retribuzione oraria moltiplicata per le ferie ancora spettanti al lavoratore a cui si devono aggiungere gli importi dei contributi dovuti (sia INPS che INAIL).

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