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Imponibilità fiscale dei valori di vitto e alloggio per il lavoro domestico

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di Camilla Fino

La domanda

Si chiedono precisazioni sull’imponibilità fiscale dei valori convenzionali di vitto e alloggio del lavoro domestico per la redazione della CU. Il valore convenzionale del vitto e alloggio (i cui valori sono dettati dal CCNL: pranzo e/o colazione 2,28 e alloggio 1,96 = totale 6,52 € giornalieri) va inserito nella CU come retribuzione imponibile e quindi soggetto ad IRPEF solo se monetizzato? Oppure, va inserito e quindi assoggettato anche se viene usufruito in natura (esenzioni fino a 1000 € senza figli e 2000 € con figli a carico)? Si richiede inoltre quale sia la normativa a cui fare riferimento.

La disamina verte sull’imponibilità fiscale dei valori convenzionali di vitto e alloggio nel contesto del lavoro domestico, in relazione alla redazione della Certificazione Unica (CU). In particolare, si esamina se tali valori debbano essere considerati come parte della retribuzione imponibile e quindi soggetti a IRPEF, nonché le modalità di inserimento nella CU. Si prende in considerazione anche l’esistenza di esenzioni fiscali in funzione della presenza di figli a carico e si fornisce una panoramica...