In uniemens solo i codici Cnel
Dalla competenza di febbraio 2022, quindi da questo mese, in uniemens è obbligatorio utilizzare il codice unico identificativo dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Lo ha ricordato l'istituto di previdenza con il messaggio 1058/2022, pubblicato ieri, che segue la circolare 170/2021.
Il codice alfanumerico (4 caratteri) unico dei Ccnl è stato istituito dal decreto semplificazioni (Dl 76/2020) ed è stato attuato a partire dal flusso di competenza dicembre 2021. Tuttavia per il primo bimestre è stato possibile usare ancora i codici Inps, opzione ora non più consentita. I codici Cnel sono reperibili sul sito Inps a questo indirizzo www.inps.it/prestazioni-servizi/trasmissione-uniemens-per-datori-di-lavoro-di-aziende-private, nella sezione “documentazione tecnica” – “come fare il flusso uniemens” dove tra le altre cose si trova un file excel con l'elenco dei contratti e dei codici, nonché il periodo in cui sono utilizzabile ed evidenziato se si tratta di un nuovo ingresso o di una cessazione.
Nella versione più recente, datata 25 febbraio 2022, sono 924 i contratti individuati. Il Cnel comunica mensilmente all'Inps l'aggiornamento dell'elenco, aggiungendo i codici dei contratti nuovi ed eliminando quelli dei contratti cessati. I nuovi codici sono disponibili dal mese di competenza successivo alla comunicazione all'istituto di previdenza.
Qualora un nuovo codice non fosse già utilizzabile, si può ricorrere a quello residuale “CDIV”. Come indicato nella circolare 170/2021, questo codice vale anche per i lavoratori autonomi dichiarati nella “poscontributiva”. Nel caso di lavoratori iscritti alle gestioni pubbliche ma per i quali occorre una denuncia nella gestione privata il codice è “CPUB” qualora rientri nel macrosettore “amministrazione pubblica” del Cnel.