La corte di merito accertava la legittimità del licenziamento disciplinare intimato ad un lavoratore, che era rimasto assente ingiustificato dal posto di lavoro per tre giornate lavorative consecutive; aveva abbandonato ingiustificatamente il posto di lavoro; aveva chiesto al medico di fornirgli un certificato falso; aveva offeso un collega di lavoro profferendo una serie di epiteti e di insulti
Massima
Prova testimoniale – mancata ammissione – denuncia per Cassazione – omessa motivazione su un punto decisivo della controversia - necessità
La mancata ammissione della prova testimoniale (così come di altra prova), è suscettibile di denuncia per Cassazione solo nel caso in cui essa sia idonea a determinare l'omessa motivazione su un punto decisivo della controversia, così invalidando con giudizio di certezza, e non di mera probabilità, l'efficacia delle altre risultanze istruttorie che avevano determinato il convincimento del giudice di merito, privando così di fondamento la ratio decidendi posta a base della pronuncia.
Riepilogo dei fatti di causa e della vicenda di merito
La Corte di Appello di Venezia, in riforma della pronuncia del giudice di prime cure, accertava la legittimità del licenziamento disciplinare intimato ad un lavoratore, che, in rapida successione, era rimasto assente ingiustificato dal posto di lavoro per tre giornate lavorative consecutive; pochi giorni dopo aveva abbandonato ingiustificatamente il posto di lavoro; successivamente, aveva chiesto (e ottenuto) telefonicamente al medico di fornirgli un certificato falso finalizzato a giustificare retroattivamente...