Pnrr, lotta al sommerso sempre più serrata
Nasce il Comitato nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, che garantirà l'attuazione delle azioni previste dal Piano contro il lavoro irregolare
Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato i decreti 57 e 58, entrambi del 6 aprile 2023, con i quali, allo scopo di raggiungere gli obiettivi fissati dal Pnrr, vengono adottate nuove e importanti misure di contrasto al lavoro sommerso.
Con il primo decreto viene istituito il Comitato nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, che assume il ruolo di struttura di governance. Compito del Comitato, istituito presso il Ministero, è quello di assicurare il coordinamento e il monitoraggio sull'attuazione e l'andamento delle attività programmate nel Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e di vigilare sul rispetto della road map attuativa. La nuova struttura rappresenta, inoltre, uno stabile elemento di raccordo tra i diversi attori coinvolti nella prevenzione e nel contrasto al sommerso, favorendone l'interazione. Si evidenzia che il Comitato ha il compito di pianificare gli interventi per la lotta al sommerso per il triennio 2025-2028, allorché scadrà il Piano attualmente vigente, approvato lo scorso 22 dicembre.
Altro scopo rilevante del Comitato, sempre in attuazione del Pnrr, è quello di monitorare e coordinare l'attività relativa alla costruzione degli indicatori previsti dalla Missione 5, nonché di garantirne la robustezza e l'efficacia. Si tratta di un “indicatore relativo alla media annuale del numero di accessi ispettivi effettuati in materia di lavoro nell'ultimo biennio” e dell'indicatore "incidenza del lavoro sommerso". Il Comitato, in particolare, verificherà la congruità degli indicatori e la loro capacità di cogliere lo stato dell'attività ispettiva e dell'incidenza del sommerso.
Il provvedimento delinea anche la struttura del Comitato che, oltre a un rappresentante delle varie istituzioni di settore, sarà composto anche da 5 rappresentanti designati dai datori di lavoro e 5 dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
Con il decreto 58 viene invece aggiornato il Piano per la lotta al sommerso del triennio 2023-2025, nonché la relativa tabella di marcia attuativa. Scopo dell'aggiornamento è quello di integrare all'interno del Piano alcune problematiche già affrontate dal Piano di contrasto al caporalato. Le azioni previste sono, quindi, quelle volte a favorire la regolarità dei lavoratori stranieri nel settore agricolo, in particolar modo contrastando la piaga degli insediamenti abusivi spontanei attraverso soluzioni abitative che permettano condizioni di vita dignitose. A tal fine si prevede di addivenire alla definizione di specifiche Linee guida per implementare gli standard abitativi già individuati dal decreto direttoriale 6/2022 del ministero del Lavoro.
La norma prevede poi azioni di promozione di percorsi di impiego regolare di lavoratori stranieri in agricoltura, da realizzarsi anche mediante specifiche azioni di politica attiva. Obiettivo delle azioni è quello di realizzare attività informative e formative strumentali al rafforzamento delle competenze dei responsabili e degli operatori dei Cpi, nonché degli altri operatori di servizi che si occupano, nel settore agricolo, di prevenzione vigilanza e contrasto al lavoro irregolare. In particolare, il Piano prevede la realizzazione di un corso specialistico sui servizi per l'impiego e il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Un'altra azione è poi mirata a favorire l'approccio multi-agenzia, prevedendo la partecipazione almeno trimestrale di referenti del Comitato di contrasto al lavoro sommerso all'interno dei gruppi di lavoro del Tavolo di contrasto al caporalato.
I tempi sono stretti e la tabella di marcia prevede il raggiungimento degli obiettivi con scadenze diverse, delineate dal nuovo cronoprogramma allegato al decreto.