Smart working internazionale: convenienza fiscale da valutare
Stop alle agevolazioni per gli impatriati se la residenza è all’estero. Uno o più smart worker potrebbero configurare una stabile organizzazione
Il fatto che la modalità di svolgimento della prestazione lavorativa si qualifichi come smart working dall’estero non rileva per l’applicazione degli ordinari criteri di determinazione della residenza fiscale del lavoratore. Lo ha chiarito l’agenzia delle Entrate con la circolare 25 del 18 agosto 2023, nella quale sono analizzate le implicazioni fiscali connesse al lavoro da remoto svolto dall’estero.
L’agenzia ha analizzato il caso dei lavoratori per i quali non vi è coincidenza tra il luogo di residenza...
Roma, palcoscenico ideale per riflettere su lavoro e costituzione
di Filippo Maria Giorgi