Agevolazioni

Startup Innovative: due milioni di euro per il bonus energia 2023

Un emendamento al decreto Bollette dispone nuovi incentivi a favore di startup innovative che realizzano progetti in tema di sostenibilità ambientale. Ecco come funzionano e le modalità di accesso

di Maurizio Maraglino Misciagna

Arriva una dote di circa due milioni di euro, per il 2023, per riconoscere alle start up innovative che si occupano di ambiente, energie rinnovabili e sanità un credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo.

Il credito di imposta è stato istituito con un emendamento al decreto Bollette (Dl 34/2023), approvato dalle Commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera .Il credito d’imposta a favore delle start up innovative per attività di ricerca e sviluppo volta a soluzioni innovative per la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici è pari al 20%. Trattandosi di un credito di imposta, è possibile per le startup utilizzarlo in compensazione, con l'invio della dichiarazione dei redditi ed a mezzo esclusivo dell'F24. Beneficiari del bonus son le startup innovative, costituite a partire dal 1° gennaio 2020 che operano nei seguenti settori:- ambiente;- energie rinnovabili;- sanità.Il credito d'imposta è riconosciuto per attività di ricerca e sviluppo volta alla creazione di soluzioni innovative per la realizzazione di strumentazioni e servizi tecnologici avanzati al fine di garantire la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici.

Tra le attività di ricerca e sviluppo consentite a norma del Manuale di Frascati, rientrano di fatto tre tipologie di attività: - ricerca di base, definita come "un lavoro sperimentale o teorico intrapreso principalmente per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza alcuna particolare applicazione o utilizzo in vista";- ricerca applicata intesa come "un'indagine originale intrapresa al fine di acquisire nuove conoscenze. Essa è, tuttavia, orientata principalmente verso uno scopo o un obiettivo specifico e pratico";- sviluppo sperimentale, definito come "un lavoro sistematico, che si basa sulle conoscenze acquisite dalla ricerca e dall'esperienza pratica e produce conoscenze aggiuntive, diretto a produrre nuovi prodotti o processi o a migliorare prodotti o processi esistenti." Per "prodotto" ci si riferisca a un bene o a un servizio, mentre per "processo" si intenda "la trasformazione degli input in output" anche in termini di nuove strutture e pratiche organizzative.

Il credito d'imposta è ammesso in misura non superiore al 20% della spesa sostenuta e sarà attribuito fino a un importo massimo annuale di 200.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria sempre nel rispetto del regime "de minimis" di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013, ai sensi del quale l'importo complessivo degli aiuti "de minimis" concessi a un'impresa unica non deve superare i 200.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari. Nello specifico, ai fini della verifica del rispetto del massimale e in relazione al triennio da considerare, è opportuno cristallizzare la decisone definitiva che stabilisce il diritto per l'impresa a ricevere l'aiuto, attraverso l'atto di concessione. Il credito d'imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione (non si applicano i limiti di cui all'art. 1, c. 53, legge n. 244/2007, e di cui all'art. 34, legge n. 388/2000) e non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile Irap. Inoltre il credito d'imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di riconoscimento dello stesso e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo.

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