L'esperto rispondeAdempimenti

Telelavoro all’estero obblighi fiscali e previdenziali

di Marcello Ascenzi

La domanda

Il dipendente di un datore di lavoro con sede in Italia con il consenso del datore di lavoro vorrebbe lavorare per un certo periodo dalla Spagna (periodo non superiore a 183 giorni). Il lavoratore non intende trasferire la sua residenza in Spagna e mantiene la sede dei suoi interessi in Italia. Dal punto di vista fiscale, mantenendo la residenza in Italia i suoi redditi saranno assoggettati in Italia? Il lavoratore sarà tenuto a versare le tasse anche in Spagna? Per quanto riguarda la previdenza sociale sono ancora in vigore le indicazioni del messaggio INPS 9751 del 2008? E per quanto riguarda la tutela contro gli infortuni sul lavoro? Risponde sempre l’INAIL? É prevista una comunicazione obbligatoria all’INAIL?

Il mantenimento della residenza fiscale in Italia comporta la tassazione in Italia sui redditi ovunque prodotti (art. 3 co. 1 TUIR), quindi anche sui redditi di lavoro svolto in Spagna. La Spagna ha diritto di tassare i redditi di lavoro, in base all’art. 15 co. 1 della Convenzione internazionale contro le doppie imposizioni, ratificata con L. 663/1980.

Il successivo comma 2 del richiamato art. 15, in deroga alla precedente disposizione, consente la tassazione esclusiva nello Stato della residenza...