L'esperto rispondeWelfare

Welfare e gestione del rapporto domestico

di Roberto Vinciarelli

Contenuto esclusivo Norme & Tributi Plus

La domanda

Un lavoratore dipendente ha assunto una badante inquadrata come ds per l'assistenza al padre familiare non autosufficiente. Nel 2023 il costo per i contributi è stato di 2000 euro (1500 euro a carico datore del datore, 500 euro carico della badante).
L'impresa nella quale lavora il datore di lavoro domestico, ha messo disposizione di tutti i dipendenti un credito wa di 500 con regolamento (atto unilaterale datoriale) e il dipendente ne ha già utilizzati 200 euro, opzionando la palestra (ex articolo 51, comma 2, lettera f, Tuir). Il dipendente può opzionare il credito residuo di 300 euro in rimborso di contributi per la badante? Come si inquadra a livello fiscale/previdenziale il rimborso? E' un rimborso imponibile o esente? Il rimborso va sul Lul e sulla cu e secondo quale modalità?

Nel caso del quesito il dipendente beneficiario del piano welfare (regolamento/welfare puro) presso la impresa è a sua volta un datore domestico. In qualità di datore domestico ha assunto la badante (inquadramento con ds, ccnl lavoro domestico) per l'assistenza al padre non autosufficiente. Il dipendente in qualità di datore domestico ha pagato per la badante nel 2023 contributi c/datore per 1500 euro all'Inps.
Il dipendente potrebbe chiedere al suo datore di avere il rimborso esente dell'onere sostenuto...