Ad un dipendente, fino al mese scorso, veniva trattenuto: 1) 1/5 dello stipendio per arretrati da mantenimento dell'ex coniuge mai corrisposti; 2) 1/10 per debiti tributari, fino alla metà dello stipendio. Oggi è arrivata una ulteriore richiesta da parte del Tribunale affinché il datore trattenga un importo mensile come nuovo mantenimento dell'ex coniuge. Si chiede se debba essere comunque rispettata la precedenza dei vecchi debiti oppure se quelli alimentari prevaricano sul debito tributario e quindi vadano trattenuti per primi. Inoltre, è corretto continuare a considerare come capienza massima la metà dello stipendio? Grazie
La disciplina in materia di pignorabilità degli stipendi è definita sia dall’art. 2 del D.P.R. n. 180/1950, sia dall’art. 545 del codice di procedura civile, norme che indicano quali somme possono essere oggetto di esecuzione forzata ed entro quali limiti. Più in particolare, le somme dovute dai privati a titolo di stipendio, salario o altre indennità relative al rapporto di lavoro, possono essere pignorate per crediti alimentari fino ad un terzo (art. 2, comma uno, n.1, del DPR 180/1950) ed in ogni...