L'esperto rispondePrevidenza

Lavoratore da inviare in Messico: aspetti previdenziali e applicazione regime impatriati

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di Marcello Ascenzi

La domanda

Una società intende “collocare” un dipendente in Messico, valutando 2 opzioni: distacco o aspettativa con assunzione locale. In caso di distacco, confermate che i contributi siano dovuti sia in Italia (ex L. 398/1987) sia in Messico sulle retribuzioni convenzionali? Il dipendente beneficia del regime fiscale per impatriati (norma del 2019): si chiede se tale agevolazione resti applicabile sul reddito della società italiana, anche durante il distacco all’estero. Quale tra le due soluzioni (distacco vs. assunzione locale) in termini di impatto contributivo e fiscale è migliore per il dipendente?

Tra l’Italia e il Messico è in vigore un accordo di sicurezza sociale, stipulato il 2 febbraio 1977, che disciplina esclusivamente la trasferibilità delle pensioni tra i due Paesi (Circ. INPS 15.3.1994, n. 87). Il richiamato Accordo non prevede alcuna esenzione nel caso di distacco, quindi i contributi previdenziali saranno dovuti: in Italia, sulla base delle retribuzioni convenzionali previste dalla L. 398/1987, e in Messico, secondo la normativa locale.

Nella diversa ipotesi in cui il lavoratore...