Un lavoratore dipendente è stato rimborsato con i fringe dal suo datore di lavoro in relazione agli interessi passivi per mutuo acquisto prima casa, stipulato nel 2020. Lo stesso non ha figli a carico per cui ha un tetto dei fringe a 1000 euro. Gli interessi pagati dal dipendente in relazione al piano da ammortamento nel 2024 ammontano a 3000 euro.Il datore di lavoro rimborsa il lavoratore dipendente per 800 euro (extra risoluzione 46/2010, non si applica il convenzionale di cui all’art. 51, comma 4 lett. b) del Tuir).Il dipendente ha percepito anche un voucher multiuso, buono spesa (art. 51, comma 3 e art. 51, comma 3 bis) dal suo datore di lavoro di 300 euro.Quale è il regime di imponibilità dei fringe di 1100 euro? Il dipendente può portare in detrazione ai sensi dell’art. 15 comma 1 lett. b) i 3000 euro (interessi passivi pagati al 19%)?
L’articolo 1, comma 16, della Legge di Bilancio 2024 prevede - limitatamente al periodo d’imposta 2024 e in deroga all’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del TUIR - la non concorrenza alla formazione del reddito, entro il limite complessivo di euro 1.000, del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché delle somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato...