Rapporti di lavoro

Il tasso di donne occupate è 17,5 punti sotto gli uomini

A maggio il tasso di occupazione femminile in Italia ha toccato il picco del 52,3%, e anche il numero di occupate ha raggiunto i massimi dall’inizio delle rilevazioni Istat con 9,9 milioni di occupate. Il problema è il punto di partenza, perché se allarghiamo lo sguardo ci rendiamo conto che siamo fanalino di coda per il tasso medio di occupazione femminile in Europa: ci separano 13 punti percentuali dalla media dei 27 paesi della Ue. C’è stato un effetto rimbalzo perché dopo la pandemia sono ripartiti i servizi - in particolare il turismo-, dove ci sono più lavoratrici. Rispetto ad aprile del 2022 si contano 217mila occupate in più e 173mila occupati in più. Ma il gap di genere continua ad essere estremamente elevato considerando che ci sono 17,5 punti percentuali di differenza con il tasso di occupazione del 69,8% registrato dagli uomini. Insieme alle donne i giovani sono l’altro anello debole del mercato del lavoro: tra gli under 25 la disoccupazione è scesa al 20,4%, contro il 13,9% dell’eurozona e il 13,8% dell’Ue . Peggio di noi Spagna (28,4%) e Grecia (27,4%), ma siamo distanti da Germania (6,1%), Olanda e Irlanda (7,9%).

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