Jobs act, scatta la reintegra anche per i licenziamenti economici
Per la Corte costituzionale la sola tutela indennitaria è disallineata rispetto a quanto previsto per i licenziamenti disciplinari
La Corte costituzionale prosegue nel suo lavoro di demolizione del Jobs act, con due sentenze, depositate il 16 luglio, che cancellano pezzi importanti della riforma del 2015. Con la prima pronuncia (128/2024), viene reintrodotta la sanzione della reintegrazione sul posto di lavoro (seppure nella forma attenuata, quella che prevede un tetto massimo all’importo dell’indennità risarcitoria che si accompagna alla ripresa del posto di lavoro) per i cosiddetti licenziamenti economici. Con la seconda (...
Segnalazione al Comitato anti-covid, al lavoratore le tutele sul whistleblowing
di Giuseppe Bulgarini d’Elci