Lavoratore che viene assunto in Italia in data 1° settembre 2016, proveniente dall'Unione Europea dove ha svolto continuativamente un'attività di studio negli ultimi 24 mesi e dove ha conseguito la laurea. Tuttavia la residenza in Italia è sata trasferita in "ancitipo" il 1° marzo 2016 e il lavoratore ha dichiarato di voler permanere in Italia per almeno due anni dalla data di assunzione. Si chiede di conoscere se ha diritto all'applicazione dell'agevolazione considerando che per l'anno fiscale 2016 l'attività lavorativa che presterà sarà inferiore a 183 giorni (vedi lettera c) del decreto ministeriale del 8/6/2016) e che la residenza non è stata trasferita "dopo" l'assunzione ma prima, quindi nei 24 mesi precedenti risultava già in Italia.
La risposta al quesito richiede un breve richiamo alla legislazione applicabile al caso di specie. La normativa di riferimento è rappresentata dall’art. 16, comma 1, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147 e dal suo decreto di attuazione del 26 maggio 2016. La regola generale, volta ad attrarre personale – di cittadinanza UE o extra-UE – che abbia sviluppato all’estero esperienze significative, prevede la riduzione del reddito imponibile del 30 per cento nel periodo d’imposta di trasferimento...