Rapporti di lavoro

Milleproroghe, saltano i limiti per i lavoratori interinali

Emendamento per cancellare la scadenza del 30 giugno 2024 relativa agli assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro

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di Giorgio Pogliotti

Cancellata la scadenza del 30 giugno 2024 per le imprese che impiegano a tempo determinato, per oltre 24 mesi, i lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro.

Con un emendamento al decreto Milleproroghe, all’esame delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato, presentato da Massimiliano Romeo (Lega), si interviene su una norma che aveva creato apprensione tra sindacati e imprese, tanto da essere oggetto di ripetute proroghe, l’ultima in sede di conversione in legge del cosiddetto decreto taglia prezzi, lo scorso maggio.

Proroghe varate su pressing di Assolavoro e sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e UilTemp, preoccupati per i 100mila posti di lavoro messi a rischio dal turn over, legato all’introduzione del limite temporale di 24 mesi per i lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro, in missione a tempo determinato presso le aziende utilizzatrici.

A questo proposito va ricordato che con il cosiddetto decreto Dignità, a luglio del 2018, il ministero del Lavoro chiarì con la circolare n.17 che, in caso di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori somministrati da parte delle Agenzie per il lavoro, i limiti individuati dal Dl (durata, causale, ecc.) non trovavano applicazione.

Poi con la conversione del decreto Agosto 2020 l’efficacia era stata limitata al 31 dicembre 2021, quindi lo scorso anno con un emendamento al Dl fiscale il termine è stato posticipato al 30 settembre 2022, e con il Dl Sostegni ter al 31 dicembre 2022, fino al già citato decreto taglia prezzi che ha spostato la scadenza al 30 giugno 2024.

Con questo emendamento al provvedimento non sarà più necessario proseguire di proroga in proroga per spostare in avanti la scadenza, generando nei fatti un clima di incertezza per lavoratori e aziende. Si ripristina dunque, senza una scadenza temporale, la possibilità per «tali lavoratori di essere inviati in missione sia a tempo indeterminato che a termine presso gli utilizzatori senza obbligo di causale o limiti di durata», come stabilito dalla circolare del ministero del Lavoro del 2018.

«L’emendamento - commenta il Dg di Assolavoro, Agostino Di Maio - risponde a una esigenza che insieme ai sindacati di categoria abbiamo evidenziato in pieno accordo, da tempo e a più riprese, per tutelare lavoratori, professionalità e esperienze maturate nei singoli contesti lavorativi. L’auspicio è che sia più in generale il segnale di una capacità di lettura del mondo del lavoro più collegato alla realtà, più valorizzante per il ruolo che i corpi intermedi esplicano quotidianamente nelle aziende e sui territori, più capace di distinguere i contratti con migliori tutele per i lavoratori, quali sono i contratti di lavoro dipendente diretto o in somministrazione, da quelli meno tutelanti o addirittura irregolari».

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