L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Naspi e lavoro intermittente

Il lavoratore intermittente ha diritto a percepire la Naspi al termine del suo rapporto di lavoro a tempo determinato?

immagine non disponibile

di Alberto Bosco

La domanda

Il lavoratore intermittente ha diritto a percepire la Naspi al termine del suo rapporto di lavoro a tempo determinato?

La risposta è positiva. Va evidenziato che, a partire dal 1° gennaio 2022, ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. n. 22/2015, la NASpI è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti: a) siano in stato di disoccupazione ai sensi dell'art. 1, co. 2, lettera c), D.Lgs. 21 aprile 2000, n. 181; b) possano far valere, nei 4 anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, almeno 13 settimane di contribuzione. Si rammenta infatti, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2022, che per gli eventi di disoccupazione involontaria intervenuti dal 1° gennaio 2022 non è più richiesto il c.d. requisito lavorativo delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione, con la conseguenza che l'accesso alla prestazione è ammesso in presenza dei soli requisiti dello stato di disoccupazione involontario e delle 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione Come precisato dall'Inps (circ. 27 novembre 2015, n. 194), i periodi di non lavoro non sono utili al soddisfacimento del requisito delle 13 settimane di contribuzione per l'accesso alla NASpI, oltre che per la determinazione della sua durata e misura.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©