Partita Iva e voucher
Il lavoro accessorio è attivabile sempre e comunque tenendo conto del solo limite di carattere economico. Il limite del compenso annuale è ormai l’unico determinante ai fini qualificatori: “se la prestazione lavorativa è contenuta entro tali limiti, al personale ispettivo non è consentito entrare nel merito delle modalità di svolgimento della prestazione perché ciò finirebbe per vanificare le finalità stesse dell'istituto.” (Minlav lett. Circ. 37/2013). Inoltre, secondo la migliore dottrina, la disciplina dellavoro accessorio si applicherebbe indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto di lavoro (autonomo o subordinato), sussistendo i presupposti individuati dal legislatore. Pertanto, entrando nel merito del quesito rappresentato dal gentile lettore, il soggetto titolare di partita iva può svolgere lavori occasionali remunerati con voucher (nei limiti dei compensi annuali vigenti, come spra esplicitato), a condizione che tali lavori non rientrino nella tipologia di attività svolta in via prevalente riconducibile al codice di inizio attività (desunto dalla classificazione delle attività economiche) indicato nel relativo modello. Diversamente si avrebbe una facile elusione della normativa (in primo luogo quella sulla imposta del valore aggiunto). In ogni caso si precisa che sull'argomento non risultano, allo stato, chiarimenti ufficiali.