L'esperto rispondeContrattazione

Durata massima del contratto a termine

di Alberto Bosco

La domanda

Un'azienda ha un lavoratore in somministrazione per 6 mesi; l'azienda ha intenzione di assumerlo direttamente a tempo determinato al termine della somministrazione. Si chiede qual'è la durata massima del contratto che l'azienda può stipulare con questo lavoratore evitando l'inserimento della causale.

La risposta al quesito è, purtroppo, negativa: l’assunzione alla dirette dipendenze con un contratto a termine – dopo che tra le medesime parti abbia avuto luogo una precedente missione in esecuzione di una somministrazione a tempo determinato – comporta sempre l’obbligo di indicare la causale, a prescindere dalla durata del primo rapporto e di quella complessiva, ottenuta cioè sommando i due periodi. In tal senso si è espresso il Ministero del Lavoro nella circolare 31 ottobre 2018, n. 17, in cui si legge che in caso di: a) precedente rapporto a termine di durata inferiore a 12 mesi, un eventuale periodo successivo di missione presso lo stesso soggetto richiede sempre l’indicazione delle motivazioni, in quanto tale fattispecie è assimilabile a un rinnovo; b) precedente rapporto a termine di durata pari a 12 mesi, è possibile svolgere per il restante periodo e tra i medesimi soggetti una missione in somministrazione a termine, specificando una delle condizioni indicate all’articolo 19, co. 1, del D.Lgs. n. 81/2015; c) un periodo di missione in somministrazione a termine fino a 12 mesi, è possibile per l’utilizzatore assumere il medesimo lavoratore direttamente con un contratto a tempo determinato per una durata massima di 12 mesi indicando la relativa motivazione.

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