Socio e trasferta forfettaria
Si ritiene che le spese a piè di lista sostenute dai soci nell’interesse della società non possano essere considerate retribuzione o compenso e siano deducibili dalla società purché contraddistinte dalla inerenza alla attività sociale (principio che sottende alla determinazione del reddito di impresa: cfr. circolare AgE 6/E del 2009) nonché debitamente documentate. Per quanto concerne le indennità forfettarie si rientra invece nella casistica delle prestazioni accessorie (prevista dall’articolo 2345 del codice civile per le sole società per azioni, ma richiamabile anche per le altre società di capitali), con la conseguente necessità della loro previsione statutaria pena la loro indeducibilità. I compensi erogati al socio amministratore (che non sia amministratore unico: cfr. Cass. SSUU 20 gennaio 2017, n. 1545) rientrano nel novero dei redditi di collaborazione coordinata e continuativa (assimilati al reddito di lavoro dipendente), con la applicazione delle relative regole in ordine alla deducibilità dei rimborsi spese (articolo 51 co 5 Tuir).