Posto che la prova del danno da demansionamento può essere data anche attraverso l’allegazione di presunzioni, il giudice deve valutare la qualità e la quantità dell’attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata dell’adibizione alle mansioni di produzione, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo il corso di formazione ricevuto, i solleciti rivolti ai superiori per lo spostamento a mansioni più consone, tutte caratteristiche specifiche dell’attività svolta dalla lavoratrice suscettibili di valutazione ai fini dell’accertamento di un danno professionale, sia nel profilo di un eventuale deterioramento della capacità acquisita sia nel profilo di un eventuale mancato incremento del bagaglio professionale.
Massima
Demansionamento – inesatto adempimento – onere della prova dell’esatto adempimento – datore di lavoro – necessità Cass., sez. lav., ord. 8 marzo 2024, n. 6275
Quando il lavoratore allega un demansionamento riconducibile ad un inesatto adempimento dell’obbligo gravante sul datore di lavoro ai sensi dell’art. 2103 c.c., è su quest’ultimo che incombe l’onere di provare l’esatto adempimento del suo obbligo, o attraverso la prova della mancanza in concreto del demansionamento, ovvero attraverso la prova che l’adibizione a mansioni inferiori fosse giustificata dal legittimo esercizio dei poteri imprenditoriali oppure, in base all’art. 1218 c.c., a causa di un’impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.
La vicenda giudiziaria e l’esame dei giudici di merito
A seguito di doppia pronuncia conforme, la Corte d’Appello di Napoli confermava la pronuncia del giudice di prime cure, respingendo il ricorso proposto da una ex dipendente nei confronti della società; nel ricorso veniva domandato l’accertamento di condotte demansionanti asseritamente poste in essere dalla società datrice, avente natura di società per azioni.
Nella motivazione, la Corte partenopea applicava il principio c.d. “della ragione più liquida”, in funzione del quale postula l’esigenza di ...
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