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Distacco transnazionale dall’estero in Italia: come gestire l’obbligo del TFR

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di Marcello Ascenzi

La domanda

Alcuni lavoratori assunti all’estero da una Società operante in UE sono distaccati in Italia per rendere attività nell’ambito delle costruzioni. Sorge il dubbio in merito all’obbligo di riconoscere il TFR (retribuzione differita) per il periodo di lavoro svolto in Italia considerando quanto stabilito dall’art 4 del Decreto Legislativo 136/2016. Il TFR è disciplinato sia da normativa nazionale, sia dal CCNL Industria Edile, si chiede quindi se il lavoratore distaccato dall’estero in Italia matura il TFR (che si ritiene rappresenti una componente retributiva ancorché differita), TFR che potrebbe essere corrisposto al termine del distacco.

Le imprese che distaccano personale in Italia, nell’ambito di una prestazione di servizi, devono applicare, se più favorevoli, le medesime condizioni di lavoro e di occupazione previste in Italia da disposizioni normative e contratti collettivi, per i lavoratori che effettuano prestazioni lavorative subordinate analoghe nel luogo in cui si svolge il distacco, nelle materie specificamente indicate dall’art. 4 del Dlgs. 136/2016. Nell’elencazione delle condizioni di lavoro e occupazione, per cui devono...