Il regime contributivo delle somme erogate in forza di una transazione è spesso oggetto di controversie, soprattutto quando si parla di transazioni novative, che modificano il rapporto tra le parti. Sebbene il codice civile menzioni brevemente tali transazioni (art. 1976 c.c.), nella pratica i datori di lavoro tendono a esentare queste somme da contribuzione. Tuttavia, l'esenzione contributiva è legata alla natura della transazione, che è ancora oggetto di dibattito giuridico. La certificazione della transazione presso le commissioni competenti può temporaneamente prevenire contestazioni da parte degli enti previdenziali fino a eventuale sentenza.
Le transazioni novative creano un titolo autonomo distinto dal rapporto di lavoro precedente, escludendo l'obbligo contributivo per le elargizioni derivanti. La certificazione della transazione elimina l'incertezza, costringendo gli enti previdenziali a una "probatio diabolica" nei recuperi contributivi.
Una questione rilevante dal punto di vista pratico è la qualificazione delle transazioni con effetti novativi, la cui caratteristica determina l'insorgenza di un titolo autonomo, diverso e distinto...