L’appellativo omofobo a una collega è discriminazione sessuale: sì al licenziamento
di Giampiero Falasca
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La Cassazione, con la sentenza 7029 del 9 marzo stabilisce la correttezza del provvedimento espulsivo di un lavoratore
È sorretto da giusta causa il licenziamento del dipendente che dice "sei lesbica" con intento irrisorio a una collega, in quanto tale condotta non è semplicemente una forma maleducazione ma concretizza una vera e propria discriminazione fondata sull'orientamento sessuale: così la Corte di Cassazione (sentenza 7029 del 9 marzo), ribaltando le conclusioni cui era giunta in precedenza la Corte d'appello di Bologna, decide una vicenda molto controversa.
La sentenza ha ad oggetto la condotta di dipendente...
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