Il tanto atteso rinnovo del contratto del commercio rappresenta un chiaro esempio di come la contrattazione collettiva nazionale intenda dar corso alla delega voluta dal legislatore in tema di contratti a termine (Decreto lavoro 2023). Molte le causali previste (periodi pasquale, natalizio, dei saldi) nonché aperture nei confronti del terziario avanzato, digitalizzazione e incrementi temporanei
Fumata bianca, quasi inaspettata.
In data 22 marzo 2024 è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo del contratto collettivo nazionale denominabile Terziario Distribuzione e Servizi, tanto atteso tra gli operatori del settore (nonché lungamente oggetto di discussione).
Molti sono, chiaramente, i punti di novità di tale intesa. Volendo tralasciare una digressione sintetica del nuovo testo contrattuale, occorre considerare un aspetto fortemente legato ai disposti normativi attualmente vigenti.
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