L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Le ritenute superiori a 150.000 euro operate e non versate dal datore di lavoro

immagine non disponibile

di Roberto Vinciarelli

La domanda

Nel 2022, il datore di lavoro ha pagato le retribuzioni e ha trattenuto ritenute (esempio 1001) per 160.000 euro (+150.000 euro) senza versarle. Le trattenute risultano dalla cu del 2023 (redditi ritenute 2002 – termine di invio ade cu il 16 marzo 2023).Le medesime ritenute non sono state versate entro il 31 ottobre 2023, termine di invio del 770/2023 (dr del sostituto di imposta insieme alla certificazione unica).La precedente normativa determinava la sanzione penale nel caso di mancato versamento entro il termine del 31 ottobre 2023 (termine di invio del 770/2023 delle ritenute maggiori di 150.000 euro del 2022).Il comportamento adottato in passato e perseguito penalmente può essere depenalizzato alla luce del Dlgs 87/2024 se il contribuente provvede al versamento delle stesse nel 2024?Quali sono gli strumenti per evitare conseguenze penali?

Le nuove norme sulle sanzioni penali tributarie entrate in vigore lo scorso 29 giugno 2024 esplicano i loro effetti sia per le violazioni commesse in passato, sia per i procedimenti pendenti, in applicazione del principio del favor rei.

Con le modifiche del Dlgs. 87/2024, l’omesso versamento delle ritenute diventa penalmente rilevante se le somme dovute non sono versate entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale del sostituto del 31 ottobre 2023...